mercoledì 2 dicembre 2015

COME SI SCEGLIE L’OGGETTO DELLA TESI?

La scelta dell’oggetto rappresenta la fase iniziale del percorso. Va subito chiarito che è a discrezione del relatore accettare o meno la proposta del candidato. Detto ciò, possiamo cercare di fornire alcune indicazioni di massima al fine di rendere la scelta dell’oggetto più pertinente ad alcuni standard scientifici di base.
1. Virtualmente non esiste un oggetto non scientifico. Tutto può essere trattato scientificamente: è una questione di pregnanza metodologica. Tale pregnanza è strettamente connessa ai seguenti prerequisiti: 
a. Reperibilità e accessibilità delle fonti. 
b. Rapporto originalità/compilazione.
Originalità e compilazione non sono in diretta antitesi. Per esempio, se nessun ricercatore ha mai sistematizzato l’insieme degli scritti teorici relativi a un determinato argomento, lo studente che sceglie di occuparsene può elaborare una tesi che, pur prendendo avvio da basi compilative, può essere molto utile alla comunità scientifica e, sotto certi aspetti, può essere considerata originale. 
c. Capacità di ben delimitare l’oggetto della propria analisi.
Tale competenza è focale per tesi aventi come temi oggetti di natura teorica e/o di natura storica. Nel primo caso, lo snodo fondamentale sarà la capacità di fare riferimento a sistemi teoretici coerenti; nel secondo caso, lo snodo fondamentale sarà la capacità di delimitare fenomeni storici – e storiografici – in maniera pertinente e privilegiare oggetti d’indagine specifici.
2. È consigliabile che l’oggetto incontri gli interessi intellettuali del candidato. Le fasi di ricerca e di stesura della tesi rappresentano, infatti, un fase estremamente intensa della vita (universitaria e non) del candidato.
3. È inoltre consigliabile che l’oggetto scelto sia coerente con un’area di studi riferibile a un insegnamento presente all’interno del Corso di Laurea. In questo modo, il candidato avrà la possibilità di instaurare un legame proficuo con il proprio relatore, le cui competenze potranno essere pienamente sfruttate.
4. Affinché la tesi di laurea possa essere un prodotto di valore non solo per il candidato ma anche per la comunità scientifica, è bene che lo studente valuti pienamente la spendibilità della tesi entro e fuori dell’università. Una tesi triennale ben fatta può essere il punto di partenza per la pubblicazione di articoli scientifici, mentre non è del tutto eccezionale che da una tesi magistrale di livello elevato il candidato sia in grado di trarre una monografia. La tesi può inoltre costituire un’occasione per inserirsi nella realtà nella quale si vorrebbe dopo la laurea.
5. L’oggetto deve essere pertinente alla quantità di pagine richieste.
6. Una volta scelto il relatore (e dopo che il relatore ha espresso la propria disponibilità), è consigliabile una regolare frequenza dei ricevimenti. Non è accettabile che, una volta concordato l’argomento, lo studente si ripresenti a distanza di mesi con le bozze finali dell’elaborato.
7. La scansione dell’elaborazione di una tesi è la seguente:
a. Colloquio col docente/accettazione della tesi.
b. Ricerca bibliografica, filmografica e sitografica.
c. Sistematizzazione dei materiali consultati tramite schedatura.
d. Redazione dell’indice della tesi e redazione della tesi.

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